OSTEOPOROSI: CHI COLPISCE E COME CURARLA

In questo articolo approfondiremo cos’è l’osteoporosi, chi può esserne colpito e quali sono i sintomi da tenere sotto controllo. Esploreremo inoltre le cause principali, le strategie di prevenzione e le opzioni di trattamento disponibili.

Forniremo informazioni sugli esami diagnostici consigliati, sull’età in cui è più comune sviluppare questa malattia e su come gestirla efficacemente per migliorare la qualità della vita.

Cos’è l’osteoporosi

L’osteoporosi è una malattia scheletrica sistemica caratterizzata da una diminuzione della densità minerale ossea e dal deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo. Questo indebolimento delle ossa aumenta il rischio di fratture, specialmente nelle vertebre, nell’anca e nel polso.

Chi soffre di osteoporosi

L’osteoporosi può colpire chiunque, ma alcuni gruppi sono particolarmente a rischio:

  • Donne post-menopausa: la diminuzione degli estrogeni accelera la perdita di massa ossea.
  • Anziani: sia uomini che donne sopra i 65 anni presentano un rischio maggiore.
  • Individui con storia familiare: una predisposizione genetica può aumentare la suscettibilità.
  • Persone con basso peso corporeo: una massa corporea ridotta significa anche meno massa ossea.
  • Fumatori e consumatori eccessivi di alcol: queste abitudini influiscono negativamente sulla salute ossea.
  • Individui con carenze nutrizionali: una dieta povera di calcio e vitamina D aumenta il rischio.
  • Pazienti in trattamento con corticosteroidi a lungo termine: questi farmaci possono indebolire le ossa.
  • Persone con determinate condizioni mediche: come artrite reumatoide, malattie endocrine o gastrointestinali.
  • Persone obese: questi soggetti hanno quasi sempre carenza di vitamina D e bassi livelli di ormoni protettivi per la salute ossea

Perché viene l’osteoporosi

L’osteoporosi può svilupparsi a causa di vari fattori:

  • Età avanzata: con l’invecchiamento, la produzione di nuovo tessuto osseo rallenta.
  • Sesso femminile: le donne sono più a rischio, soprattutto dopo la menopausa a causa della diminuzione degli estrogeni.
  • Fattori genetici: una storia familiare di osteoporosi aumenta il rischio.
  • Dieta povera di calcio e vitamina D: essenziali per la salute ossea.
  • Stile di vita sedentario: la mancanza di attività fisica indebolisce le ossa.
  • Fumo e alcol: influenzano negativamente la densità ossea.
  • Assunzione di alcuni farmaci: come corticosteroidi a lungo termine.

Quali esami svolgere

  • La Densitometria Ossea Ecografica R.E.M.S. è l’esame più recente e meno invasiva utile per misurare la densità minerale ossea. In alternativa, la tradizionale MOC o DEXA a raggi X.
  • Esami del sangue: valutano i livelli di calcio, vitamina D e altri marker ossei.
  • Radiografie: utili per individuare fratture vertebrali.

A quale età viene l’osteoporosi e quando fare gli esami

L’osteoporosi colpisce prevalentemente le donne sopra i 50 anni, soprattutto dopo la menopausa; gli uomini sopra i 60-65 anni anni, anche se meno di frequente rispetto alle donne.

Consiglio di fare il primo esame diagnostico, ovvera la densitometria ossea ecografica che è meno invasiva della MOC in queste fasi:

  • le donne a partire dai 40-45 anni o prima se ci sono fattori di rischio
  • gli uomini dopo i 60-65 anni o prima in presenza di sintomi o fattori di rischio

I sintomi dell’osteoporosi

L’osteoporosi è spesso definita una “malattia silenziosa” perché nelle sue fasi iniziali non presenta sintomi evidenti. Molte persone non si rendono conto di avere l’osteoporosi fino a quando non subiscono una frattura ossea a seguito di un trauma minimo o addirittura in assenza di un trauma evidente.

Tuttavia, alcuni segnali e sintomi possono indicare la presenza di osteoporosi:

  • Fratture frequenti: specialmente di vertebre, anca o polso, spesso a seguito di traumi minimi.
  • Dolore alla schiena: causato da fratture o collassi vertebrali.
  • Riduzione dell’altezza: perdita di statura nel tempo dovuta al collasso delle vertebre.
  • Postura incurvata: sviluppo di una curvatura anomala della colonna vertebrale, nota come cifosi dorsale.
  • Debolezza ossea: ossa fragili che si rompono più facilmente del normale.

È importante consultare un medico se si riscontrano questi sintomi, soprattutto se si appartiene a un gruppo a rischio.

Come prevenirla 

  • Alimentazione equilibrata: ricca di calcio (latticini, verdure a foglia verde) e vitamina D (pesce grasso, uova).
  • Attività fisica regolare: esercizi di resistenza e peso corporeo rafforzano le ossa.
  • Stile di vita sano: evitare fumo e limitare l’alcol.
  • Esposizione alla luce solare: favorisce la sintesi di vitamina D.

Per un maggior approfondimento, leggi qui.


Come curarla e a quale specialista rivolgersi

  • Farmaci: bisfosfonati, denosumab, terapie ormonali sostitutive.
  • Supplementi: calcio e vitamina D se l’apporto dietetico è insufficiente.
  • Terapie fisiche: programmi di esercizi specifici per migliorare equilibrio e forza muscolare.
  • Monitoraggio medico: controlli periodici per valutare l’efficacia del trattamento.

La gestione dell’osteoporosi può coinvolgere diversi specialisti:

  • Medico internista: specializzato nella gestione a 360° della salute del paziente
  • Reumatologo: specializzato nelle malattie delle ossa e delle articolazioni.
  • Endocrinologo: si occupa dei disturbi ormonali che possono influenzare la salute ossea.
  • Geriatra: tratta pazienti anziani, nei quali l’osteoporosi è più comune.
  • Ortopedico: interviene in caso di fratture o deformità ossee.

Consultare uno di questi specialisti, oppure chiedere al proprio medico di famiglia, è fondamentale per una diagnosi e un trattamento adeguati.


Si può guarire dall’osteoporosi

L’osteoporosi è una condizione cronica e, come tale, è possibile curare e rallentare la perdita ossea con la conseguente riduzione del rischio di fratture e, quindi, miglioramento della qualità di vita.

Una combinazione di terapie farmacologiche, modifiche dello stile di vita e monitoraggio medico può gestire efficacemente la malattia.

L’osteoporosi è una malattia silenziosa ma prevenibile e gestibile. Una diagnosi precoce e l’adozione di misure preventive possono fare la differenza nella salute delle ossa a lungo termine. 

Consultare uno specialista e seguire le raccomandazioni mediche è fondamentale per mantenere ossa forti e sane.

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