NODULI TIROIDEI: SINTOMI E DIAGNOSI
Cosa sono i noduli tiroidei?
I noduli tiroidei sono piccole masse solide o a contenuto liquido che si formano all’interno della tiroide, una ghiandola localizzata alla base del collo.
Il riscontro di noduli tiroidei è piuttosto frequente: si calcola che ne sia affetto il 65% della popolazione generale, con una prevalenza nel sesso femminile. E’ importante saper riconoscere i sintomi e conoscere i diversi strumenti di diagnosi a disposizione.
Come diagnosticare i noduli tiroidei?
La diagnosi dei noduli tiroidei si basa essenzialmente su alcuni accertamenti:
- visita endocrinologica, che consiste nella valutazione palpatoria della ghiandola tiroide e degli eventuali noduli, nonché della presenza di segni e sintomi di ipertiroidismo o di ipotiroidismo.
- ecografia, capace di valutare la ghiandola nel suo complesso (sede, simmetricità o asimmetricità, dimensioni, margini, ecostruttura), nonché di individuare e caratterizzare gli eventuali noduli.
- esami di laboratorio specifici per indagare la funzionalità della tiroide, meglio se comprendenti la calcitonina, utile ad identificare precocemente un carcinoma midollare.
- agoaspirato per effettuare l’esame citologico.
- scintigrafia tiroidea o la PET, per distinguere i noduli captanti, attivi nella produzione ormonale, rispetto ai non captanti, che talvolta possono nascondere un tumore tiroideo in evoluzione.
- TAC, nei casi di ghiandola tiroide molto ingrossata con sospetta estensione in mediastino anteriore, dietro allo sterno.
Esistono diversi sistemi di classificazione dei noduli tiroidei, utile a stratificare la probabilità di trovarsi di fronte ad un nodulo tumorale e che, in base ad alcune caratteristiche (dimensioni, forma, margini, ecostruttura, eventuali aspetti particolari come calcificazioni, vascolarizzazione) aiuta a decidere come gestire tale nodulo. Inoltre, anche la presenza o meno di linfonodi perighiandolari o ai lati del collo contribuisce alla valutazione di insieme.
Quali sono i sintomi dei noduli tiroidei e quali i rimedi?
I sintomi legati alla presenza di noduli tiroidei dipendono dalla loro funzionalità e dalle dimensioni. La maggior parte di essi non dà sintomi: essi vengono spesso rilevati durante un controllo medico tramite la palpazione o tramite l’ecografia e, in genere, non costituiscono un grave problema di salute. A volte, nei casi di maggiori dimensioni, si presentano come rigonfiamenti alla base del collo e possono determinare pressione sulla trachea o sull’esofago, causando senso di difficoltà respiratoria (dispnea) o alla deglutizione (disfagia).
La stragrande maggioranza dei noduli è del tutto benigna dal punto di vista funzionale (ipo o ipertiroidismo) e oncologico. Si stima che solo il 5-10% di tali noduli abbia un significato tumorale, mentre che il 5% dia sintomi da compressione e che un altro 5% provochi alterazioni nella funzione della ghiandola.
Per quanto concerne la funzionalità, alcuni noduli possono produrre ormone tiroideo (tiroxina, T4) in eccesso e causare i seguenti sintomi:
- Perdita di peso inspiegata
- Aumento della sudorazione
- Tremori
- Tachicardia o irregolarità del battito cardiaco
- Senso di agitazione, irrequietezza.
In caso di nodulo benigno non occorre alcuna terapia farmacologica o integrativa, ma qualora il presenti sintomi da compressione possono essere prese in considerazione terapie mini-invasive (alcoolizzazione, radio-frequenza, ultrasuoni focalizzati ad alta intensità), che di solito sono efficaci e sicure.
Se vi è il sospetto fondato di patologia oncologica, indipendentemente dalle dimensioni, si ricorre spesso all’asportazione del lobo interessato con successivo esame istologico e citologico di conferma sul pezzo chirurgico.
Infine, in presenza di noduli che producono ormone tiroideo, si potrà tentare un trattamento farmacologico, eventualmente seguito da un approccio radio-nucleare o chirurgico.
Quando rivolgersi al medico?
In qualunque caso di sintomo evidente (gonfiore o tumefazione alla base del collo, difficoltà respiratorie o deglutitorie) o in caso dei sintomi sopra elencati.
E’ fortemente consigliata, anche in assenza di qualunque sintomo, un’ecografia a scopo preventivo sia nell’uomo che nella donna a partire dai 25-30 anni.
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