ECOGRAFIA ANSE INTESTINALI
L’esame consiste di un’ ecografia focalizzata sulla struttura della parete intestinale, specie del colon. Essendo una tecnica ecografica, l’indagine non è invasiva, non espone a radiazioni ionizzanti o campi elettromagnetici ed è eseguibile con un normale ecografo, meglio se di tecnologia recente.
L’esame avviene tramite una sonda ecografica che il medico ecografista fa scorrere sulla pancia del paziente.
Quando effettuare l’ecografia delle anse intestinali?
Le indicazioni principali della metodica sono il sospetto di una malattia infiammatoria cronica intestinale (malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa), di una malattia diverticolare o di una appendicite.
Inoltre, è particolarmente utile nei casi di diagnosi già nota di malattia cronica infiammatoria intestinale per monitorare l’andamento della malattia e la risposta alla terapia.
A cosa serve?
L’ecografia consente di studiare la stratificazione di parete intestinale, valutare eventuali ispessimenti o distorsioni della normale struttura anatomica, nonché valutare la vascolarizzazione delle anse intestinali. Inoltre, può evidenziare linfonodi reattivi o patologici o versamento liquido circostanti l’intestino.
Infine, può essere utile come prima indagine per la diagnosi di neoplasie (polipi o tumori), sebbene la negatività dell’esame non possa escludere con certezza la presenza di neoplasie di piccole dimensioni o in tratti dell’intestino non ben studiabili con l’ecografia, dovendo quindi ricorrere ad altri strumenti diagnostici (colonscopia in primis).
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