ELASTOSONOGRAFIA: A COSE SERVE
L’ elastosonografia è un’evoluzione dell’ecografia ed è una metodica che consente di stimare il grado di elasticità di un tessuto.
A seguito di una lesione o di un trauma, solitamente, il tessuto si indurisce o presenta fibrosi e va quindi indagato perchè nasconde una patologia.
Elastosonografia per il fegato
Questa metodica è molto utile in ambito epatologico per valutare il grado di fibrosi del fegato solitamente presente nelle patologie croniche quali steatosi (fegato grasso) e cirrosi. E’ un esame che si è evoluto nel tempo e viene utilizzato in sostituzione della biopsia epatica.
Recentemente si sta affermando come utile complemento nella valutazione di lesioni focali del fegato ma anche di altri organi come la mammella e la tiroide nonchè, in ambito muscolo-scheletrico, per studiare le lesioni muscolo-tendinee post trauma.
Elastosonografia per la tiroide
L’ elastosonografia tiroidea (o elastografia) è una tecnica ecografica in grado di fornire informazioni sulla durezza di un tessuto o di un nodulo.
Fino ad oggi il grado di durezza di un nodulo tiroideo poteva esser dedotto, ed in modo approssimativo, dal medico solo mediante la palpazione effettuata durante l’esame clinico del collo.
Oggi, invece, l’elastosonografia tiroidea consente di oggettivare e quantificare in modo preciso la durezza di un nodulo tiroideo
Elastosonografia per la mammella
Questa metodica è molto utile per valutare la mammella che normalmente è costituita da strutture molto elastiche ed omogenee. L’elastosonografia consente di valutare la durezza dei noduli, anche se posizionati profondamente e non palpabili.
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